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Con il lancio di Vista™, la Microsoft (MS, ma quella 'mmericana) ha presentato due nuovi "standard suoi": Silverlight per la pubblicazione di contenuti multimediali e vettoriali su Web e XPS per la fruizione di contenuti paginati orientati alla stampa.

Perché Silverlight™ e XPS sono i concorrenti diretti di due "standard" de facto: il formato di file SWF (Adobe Flash™, Flex™, ecc…) e il formato PDF (Adobe Acrobat™ e tante altre robe). Oggi tocca a...

 

XPS

La MS ha sviluppato XPS (XML Paper Specification, nome in codice “metro”) in cooperazione con altre IT companies: come in parte recita il nome, “specifiche per la carta in XML”, è il set di specifiche tecniche di un linguaggio basato su XML per documenti paginati (cartacei e non), indipendenti da piattaforme software e periferiche I/O: le pagine del documento possono contenere testo e grafica, e il loro aspetto è consistente qualunque sia la stampante o il software di visualizzazione utilizzato. In pratica, un file XPS è un archivio zip contenente tutti i file di cui si compone il documento: un file XML per ciascuna pagina, il testo, i font, le immagini bitmap, grafica vettoriale 2D e le informazioni DRM (Digital Rights Management). In MS Vista™ il supporto a XPS è nativo: è utilizzato come formato di spool per la stampa, si possono creare documenti XPS tramite una apposita stampante virtuale (virtual XPS printer driver) ed è pre-installato un programma di visualizzazione come estensione del browser Internet Explorer 7 (XPS Viewer). Il viewer e il driver sono disponibili agli utenti di Windows XP tramite l'installazione di .Net Framework 3.0. Non riassumo le specifiche della tecnologia XPS, che potete naturalmente leggere altrove. Sta di fatto che la MS ha sottoposto dette specifiche al ECMA International per ottenere il riconoscimento dello standard internazionale (committee TC46). E poi la licenza è un capolavoro di comunitarismo già nel nome, Community Promise for XPS, e dispone che sia royalty free e liberamente ridistribuibile.

 

XML VS PDF

Il formato PDF (Portable Document Format) non bisogna certo di presentazioni. Certo XPS nasce come suo concorrente diretto:

  • Sia XPS che PDF possono essere usati come formato di visualizzazione, scambio e stampa di documenti.
  • Entrambi mirano a descrivere pagine fisse, ovvero di precise dimensioni e il cui contenuto non cambia aspetto e disposizione con la piattaforma di visualizzazione.
  • Sia XPS che PDF possono essere usati come linguaggi di descrizione della stampa e comunicazione con le macchine stampanti. Per esempio, così come a PDF si accompagna il formato JDF (Job Definition Format) per la descrizione del flusso di lavoro, XPS è dotato dei “Print Tickets” che, seppure con qualche differenza, implementano un'applicazione simile.

 

Certo, PDF ha i vantaggi di

  • essere da anni uno standard di mercato, soprattutto nella grafica;
  • essere molto conosciuto e largamente utilizzato;
  • avere una enorme libreria di software dedicato;
  • essere davvero cross-platform, dal momento che è utilizzabile su qualsiasi sistema, dai grossi server ai palmari

 

Ma è vero anche che XPS

  • è realmente completamente gratuito;
  • è basato su XML e compressione zip, quindi è facile e poco dispendioso implementare software dedicato;
  • è distribuito con il sistema operativo più diffuso del pianeta;
  • anche se Adobe Corporation è una gigantesca holding potente ed influente, la Microsoft è ancora più grande, più potente e, ça va de soi, più influente.

 

Continua...

(con Silverlight™, attacco all'altro monopolio - parte II)